"L'accordo sugli investimenti con la Cina - prosegue Castaldo - avrebbe potuto rappresentare, pur con i suoi limiti, un importante momento di rilancio del dialogo fra Bruxelles e Pechino: purtroppo la nostra mano tesa è rimasta sospesa nel vuoto. Mi auguro che le autorità cinesi accettino di iniziare un confronto sincero sul tema del rispetto dei diritti umani e delle minoranze, e mostrino la propria buona volontà ritirando le sanzioni ai colleghi, ratificando le convenzioni ILO sul lavoro forzato e accettando ispettori Onu nello Xinjiang, passi a mio avviso imprescindibili per ricreare un clima di dialogo costruttivo. Auspico - conclude il vicepresidente del Pe - che si mantenga una forte unità di azione con Washington, Londra e le altre grandi liberal-democrazie per insistere su questi punti".
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