"La principale priorità dell'Ue
è raggiungere una soluzione sostenibile, durevole, realistica e
in linea con il diritto internazionale" che "entrambe le parti
definiscono di comune accordo", ma al momento " è troppo presto
discutere ora di cosa ci sarà o meno nell'intesa" per chiudere
la disputa tra Serbia e Kosovo. Così una portavoce della
Commissione Ue sull'intervento del commissario Ue
all'allargamento Johannes Hahn al forum di Alpbach dove le sue
parole sono state lette come uno sdoganamento dell'ipotesi di
uno scambio di territori tra Belgrado e Pristina. La portavoce
ha quindi messo in chiaro che, per l'Ue, un eventuale accordo
bilaterale tra i due Paesi sarebbe "specifico, fatto su misura e
non costituirebbe un precedente" per altre questioni simili.
"Qualunque sarà la soluzione finale, e non dobbiamo escludere
nulla, questa deve rispettare che l'obiettivo generale è la
stabilità della regione, e questo tipo di idee non deve far
scattare ulteriori idee", ha detto Hahn nel suo intervento in
Austria. Il commissario ha anche sottolineato che "non sarebbe
saggio se noi, praticamente degli outsider a questo stadio delle
discussioni, intervenissimo in uno o nell'altro senso, dobbiamo
lasciarli trovare una soluzione che riceverà il nostro appoggio
se il quadro complessivo va bene".
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