Come già chiarito in precedenza, ha detto la portavoce, "fino a quando non sarà trovata una soluzione europea sostenibile a lungo termine, siamo pronti a svolgere un ruolo di coordinamento per gli arrivi, nel mese di agosto, se c'è necessità, e se gli Stati membri desiderano che lo svolgiamo".
Tuttavia Ernst ha ribadito che le operazioni di ricerca e salvataggio rientrano nell'ambito della legge internazionale e che la Commissione europea non ha competenza su questo. Così come non è competente per individuare il porto sicuro di sbarco.
Ricordando le parole del commissario europeo alla Migrazione Dimitris Avramopoulos, la portavoce ha sottolineato come il caso Diciotti dimostri una volta in più, come non si possa "contare su accordi ad hoc", ma vi sia la necessità "di soluzioni sostenibili. Poiché non è responsabilità di uno o solo pochi Paesi, ma dell'Unione europea nel suo insieme".
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