BRUXELLES - Agevolare l'ingresso e il soggiorno per brevi periodi per i giovani non europei all'interno dell'Ue. E' l'invito dell'European Youth Forum (Eyf) rivolto al Parlamento europeo e ai governi nazionali. L'Eyf chiede una procedura agevolata e senza costi per gli under 35, l'istituzione di un sistema comune per inoltrare le domande di visto e il contrasto alle discriminazioni legate all'età.

Nel corso di un'audizione pubblica davanti alla commissione libertà e giustizia del Parlamento europeo (Libe), i rappresentanti dell'Eyf hanno espresso il bisogno di rendere meno costosa e burocratica la concessione del visto temporaneo in Europa per i giovani extra europei che devono entrare e spostarsi nei paesi Ue per motivi di studio, lavoro o semplicemente per turismo. Ad oggi la concessione di un visto per entrare in Ue costa all'incirca 270 euro. Inoltre alcuni giovani extracomunitari si devono addirittura recare in un paese diverso da quello di residenza per iniziare la procedura visto che nel loro non è possibile.

"Agevolare la mobilità dei giovani vuol dire promuovere l'interscambio culturale, la formazione, l'inclusione sociale, nonché migliorare l'economia" ha detto Johanna Nyman, presidente Eyf. "Confidiamo che il Parlamento europeo, finora più sensibile alla questione rispetto ai governi nazionali, faccia la sua parte per assicurare piena e libera mobilità ai più giovani in Europa".

L'audizione in Libe si inserisce all'interno della proposta di revisione del "Codice visti Ue" che fissa le procedure e le condizioni per il rilascio del visto di transito o per soggiorni di breve durata nel territorio degli Stati membri ed elenca i paesi terzi i cui cittadini devono essere in possesso di un visto di transito aeroportuale per fare scalo negli aeroporti degli Stati membri.