BRUXELLES - L'Italia deve "invertire la rotta" sulla sicurezza sul lavoro perché nel 2020 ha registrato oltre 333 mila infortuni, tra i Paesi peggiori d'Europa insieme a Francia, Germania e Spagna. È il monito del sindaco di Montalto di Castro (Viterbo), Sergio Caci (Ppe), autore del parare sul quadro strategico dell'Ue in materia di salute e sicurezza sul lavoro, approvato alla riunione plenaria del Comitato europeo delle Regioni.
"Sono soprattutto le principali economie a contribuire al dato complessivo del fenomeno degli incidenti sul lavoro", ha detto Caci in videoconferenza, citando i recenti dati Eurostat. Nel parere, il sindaco ha riconosciuto che "il quadro politico fornito dall'Unione europea in materia di salute e sicurezza sul lavoro abbia fino a oggi portato a importanti miglioramenti all'innalzamento degli standard", così come l'obiettivo "vision zero" per azzerare i decessi sul lavoro entro il 2030.
Ma Caci ha aggiunto "con rammarico" che nessuno Stato membro "segue di fatto nella sua completezza" l'indicazione di Bruxelles. Anche per questo e viste le nuove condizioni imposte dalla pandemia, "le regioni e le città dovrebbero continuare a incoraggiare e a fornire formazione e istruzione agli ispettori del lavoro, ai datori di lavoro e ai lavoratori", ha evidenziato Caci.
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