BRUXELLES - La politica di coesione deve rimanere disponibile per tutte le regioni, non va considerata una 'politica della carità' per le regioni meno sviluppate. Le regioni dell'automotive, con un tessuto imprenditoriale sviluppato, hanno bisogno di fare la transizione climatica e devono avere accesso ai fondi di coesione per farla e per superare questa sfida". Lo ha sottolineato il presidente del Comitato europeo delle regioni, Vasco Alves Cordeiro, in audizione in commissione per lo sviluppo regionale del Parlamento europeo, facendo il punto sulle sfide sulla futura politica di coesione post 2027.
Tra gli elementi che, a detta di Cordeiro devono essere conservati, il fatto che la politica rimanga "disponibile per tutte le regioni", perché "ci sono diverse sfide che le regioni devono affrontare, e la politica di coesione, essendo una politica di investimento a lungo termine, è in grado di superare le sfide dal punto di vista economico, territoriale e sociale". Da mantenere anche la "gestione condivisa" e "la governance multilivello" della politica che "devono essere rafforzate" e la struttura di finanziamento "a lungo termine". Guardando alla Coesione post 2027, Cordeiro ha incalzato però la prossima Commissione europea a una semplificazione "a tutti i livelli, dal punto di vista della gestione e dal punto di vista dei beneficiari" e a creare un quadro di riferimento "più semplice" per i fondi.
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