(ANSA) - MILANO, 21 MAR - L'industria europea del biometano
ha battuto tutti i record nel 2021, raggiungendo quota 1.023
impianti produttivi nell'Ue, compreso il Regno Unito. Lo
annuncia Eba, l'Associazione europea per il biogas e Gie (Gas
Infrastructure Europe), secondo cui l'87% dei tali impianti è
oggi connesso alla rete europea del gas. "Considerando il
potenziale del biometano per la decarbonizzazione del Continente
- commentano le due Organizzazioni - il traguardo raggiunto
rappresenta una pietra miliare per il raggiungimento
dell'obiettivo di portare la produzione europea a mille TWh
entro il 2050" a fronte dei 32 TWh prodotti nel 2020.
Nel 2018 gli impianti di biometano europei erano 483, per
salire poi a 729 nel 2020, anno in cui la produzione è
raddoppiata a 32TWh. "Il 2021 - afferma Boyana Achovski,
segretario generale di Gie - ha visto una crescita senza
precedenti degli impianti europei di biometano". "Non è una
sorpresa aggiunge - considerando l'apporto del biometano nella
decarbonizzazione visto che è il solo combustibile rinnovabile
disponibile e scalabile in Europa in grado di utilizzare oggi
l'infrastruttura di trasporto esistente". "La produzione
combinata di biometano e biogas - sottolinea - può coprire oggi
l'intero fabbisogno del Belgio".
Secondo Harmen Dekker, direttore generale di Eba, per far sì
che il biometano possa giocare un ruolo importante come fonte
rinnovabile d'energia occorre creare un sistema commerciale
efficiente in Europa. Inoltre lo sviluppo futuro
dell'infrastruttura deve considerare gli adattamenti necessari
per abilitare l'immissione di quote sempre più elevate di
biometano nella rete di trasporto".
Oggi in Europa ci sono circa 20mila impianti, tra biogas,
miscele contenenti diversi tipi di gas tra cui il metano, e
biometano. Secondo Eba e Gie quest'ultimo può arrivare a coprire
tra il 30 e il 40% del consumo totale europeo di gas entro il
2050, con una produzione di mille TWh. Negli ultimi 18 mesi gli
impianti europei di biometano sono cresciuti di circa 300 unità
e a fine 2021risultano essere il 40% in più rispetto al 2020.
Francia, Italia e Danimarca sono i Paesi più attivi. In Francia
nel 2020 si contavano "almeno 91", a cui se ne sono aggiunti 123
tra il gennaio e l'ottobre del 2021. Seguono l'Italia e la
Danimarca rispettivamente con 11 e 10 nuovi impianti nel 2020.
(ANSA).
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