La guardia alta sui Pfas, da sempre sostenuta dall'Italia, sarà oggi rilanciata da un documento firmato da quattro Paesi (Danimarca, Lussemburgo, Olanda e Svezia) che chiedono che l'Ue prepari nuove azioni per ridurre l'emissione di queste contaminanti nell'ambiente. Secondo l'accordo provvisorio, il compromesso segue in parte i principi dell'iniziativa dei cittadini 'Right2Water', da cui è nata l'idea di rivedere una direttiva del 1998. Sotto questo aspetto, gli Stati membri saranno chiamati a promuovere l'accesso all'acqua e promuovere quella di rubinetto, rendendo più facile l'accesso dei consumatori alle informazioni online sulla qualità e sui prezzi.
Sui contaminanti, i requisiti minimi per il piombo diventeranno più stringenti ma dopo un periodo di transizione, mentre la Commissione dovrà elaborare e proporre metodologie comuni per misurare la presenza di microplastiche e sostanze che possono nuocere al sistema endocrino.
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