"L'auto elettrica non decolla
come si illudeva Bruxelles e ora a pagare il conto del delirio
ideologico green sono le case automobilistiche, costrette a
ridurre la produzione delle auto a motore endotermico per non
incorrere in multe che potrebbero raggiungere complessivamente i
15 miliardi di euro sulla base del Regolamento 2019/631, che
introduce dal 2025 nuovi limiti di emissioni per le autovetture
e per i veicoli commerciali leggeri". Lo ha affermato
l'eurodeputata Isabella Tovaglieri (Lega), componente della
commissione Industria del Parlamento europeo.
"Dopo il caso Stellantis, che ha appena annunciato di voler
tagliare considerevolmente la produzione di auto a combustione,
è prevedibile che facciano lo stesso anche altre aziende
dell'automotive, la maggior parte delle quali risulta fuori dai
limiti prefissati e rischia pesanti sanzioni. Alla luce di
questa situazione che desta grande preoccupazione per il futuro
industriale europeo, sono pronta a presentare un'interrogazione
alla Commissione Ue per chiedere se, a fronte della stagnazione
del mercato dell'auto elettrica, non ritenga opportuno
riesaminare le sanzioni previste per i costruttori dal 2025 e se
non sia il caso anticipare a prima del 2026 la revisione dello
stop al motore endotermico imposto per il 2035. I cittadini
europei e il mercato - ha concluso Tovaglieri - hanno già
bocciato sonoramente questi target fuori dalla realtà, è ora che
anche Bruxelles ne prenda atto prima che sia troppo tardi. Per
questo motivo chiederò a tutti i deputati che hanno a cuore il
futuro del comparto automotive italiano ed europeo, al di là
degli schieramenti politici, di firmare questa interrogazione".
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