"Il recentissimo Rapporto
annuale della Commissione europea sul dispositivo per la ripresa
e la resilienza, così come già evidenziato nella valutazione di
medio termine dei mesi scorsi, conferma il primato europeo
dell'Italia per numero di obiettivi, riforme, investimenti
realizzati e importo complessivo ricevuto, ad oggi pari a 113,5
miliardi di euro. Il documento attesta che ad oggi siamo l'unica
Nazione ad aver richiesto anche il pagamento della sesta rata
del Pnrr, che porterà a oltre 122 miliardi di euro l'importo
complessivo ricevuto dall'Italia e a 269 il numero di obiettivi
raggiunti nell'attuazione del piano più impegnativo d'Europa". È
la replica dell'eurodeputato di Fratelli d'Italia, Francesco
Ventola, in riferimento alle dichiarazioni degli eurodeputati
del Movimento 5 stelle, Valentina Palmisano e Gaetano Pedullà,
sull'attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.
"Altro che bandiera bianca, senza la visione prospettica
del Governo Meloni e senza l'impegno profuso dal Ministro Fitto
per la coraggiosa opera di restyling del Piano, il cui esito
positivo è certificato dai risultati raggiunti e
dall'avanzamento attuativo e finanziario, probabilmente l'Italia
sarebbe ancora ferma alle misure inattuabili e alle innumerevoli
incongruenze insite negli obiettivi inseriti dalla terza alla
decima rata del vecchio Pnrr, le cui risorse assegnate sono
esclusivamente il frutto della significativa popolazione
italiana, di una maggiore diminuzione del Pil rispetto alla
media europea, dell'elevato tasso di disoccupazione negli anni
precedenti e dell'aver usufruito della quota massima a debito
consentita dal regolamento, pari al 6,80% del Reddito nazionale
lordo dell'epoca". Rispetto all'eventuale proroga del Pnrr,
l'eurodeputato Ventola precisa "che ad oggi il Governo, gli enti
locali, i soggetti attuatori e tutte le istituzioni preposte
hanno l'obbligo di concentrarsi sull'attuazione del Piano, che
vede il dato sulla spesa in costante aumento, pari a circa 55
miliardi al 31 agosto 2024, di cui 12 miliardi riferiti ai primi
otto mesi dell'anno. Si tratta di una crescita incoraggiante, se
rapportata ai 165 miliardi di euro di interventi Pnrr attivati
al 30 giugno, pari all'85% della dotazione complessiva del Piano
e ai 122 miliardi di misure attivate che richiedono procedure di
affidamento, pari al 92% degli interventi con questa tipologia
di procedure (132 miliardi)".
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