"Ci siamo già impegnati a
rivedere, entro l'anno prossimo, il concetto di Paesi terzi
sicuri designati. Unhcr e Oim sono pronti a lavorare con l'Ue su
un approccio che includa l'intero percorso, aiutando coloro che
cercano asilo senza dover intraprendere viaggi pericolosi
attraverso il Mediterraneo", evidenzia von der Leyen facendo
quindi riferimento agli hub fuori dall'Ue e al modello
Italia-Albania.
"Migliorare la cooperazione in materia di riammissione è un
interesse dell'Ue che dovrebbe essere ben riflesso nelle nostre
relazioni con i Paesi partner - insiste la presidente
dell'esecutivo Ue -. Lavorando insieme e utilizzando le
opportunità fornite dal Codice dei visti, abbiamo dimostrato che
l'Ue può incoraggiare i partner a lavorare più agevolmente con
noi in materia di riammissione e a rendere la cooperazione con
gli Stati membri più coerente".
"Iraq, Bangladesh e Gambia sono tutti casi in cui l'impegno
con i partner ai sensi dell'articolo 25a del Codice dei visti ha
contribuito a stimolare l'azione", aggiunge, indicando che "l'Ue
dovrebbe essere pronta a usare la sua influenza non solo nella
politica sui visti, ma anche in altri settori, come il
commercio".
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