BRUXELLES - La Germania prevede di astenersi nel voto in Europa per confermare i dazi sulle auto elettriche cinesi, in programma venerdì 4 ottobre. "Probabilmente opteremo di nuovo per l'astensione", ha indicato l'ambasciatore tedesco a Bruxelles, Michael Clauss, parlando alla Competitive Europe Week di Politico. In base alle norme di voto Ue a maggioranza qualificata, l'astensione equivarrebbe a sostenere la decisione annunciata a luglio della Commissione europea di imporre i dazi sull'import di veicoli elettrici made in China fino al 36% per rispondere ai maxi sussidi elargiti dal Dragone al suo comparto.
Al momento appare molto difficile che si verifichino le condizioni per una maggioranza di blocco. Clauss ha dunque confermato l'indicazione già espressa da Berlino nel primo voto consultivo tra i governi Ue tenutosi a luglio, aggiungendo che anche altri Paesi vorrebbero ridurre il rischio di ritorsioni commerciali da parte di Pechino. La Germania - e la sua potente industria auto fortemente radicata in Cina - è da sempre titubante all'imposizione delle misure commerciali, una indecisione che riflette anche le diverse posizioni delle anime della maggioranza semaforo di Olaf Scholz. A luglio al tavolo Ue Berlino si era astenuta insieme ad altre 10 capitali, mentre erano stati 12 i Paesi (tra cui l'Italia) decisi a dare un segnale forte al Dragone e soltanto 4 (Ungheria, Slovacchia, Malta e Cipro) i contrari.
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