BRUXELLES - Si è conclusa nella cornice del Palazzo Africano a Bruxelles la due giorni organizzata dall'associazione Cuochi Italiani in Belgio "Il Made in Italy e la dieta mediterranea". Pasticceri, pizzaioli e cuochi sono stati i protagonisti delle master class e degli show cooking finalizzati alla presentazione e alla degustazione delle specialità della dieta proclamata nel 2010 Patrimonio culturale immateriale dell'Unesco, lo stesso riconoscimento che si spera venga assegnato anche alla cucina italiana, elogiata in tutto il mondo per la sana alimentazione e la varietà delle tradizioni regionali.
Un obiettivo che potrà essere raggiunto anche grazie al "grande impegno" di realtà come l'associazione dei Cuochi italiani in Belgio, sempre attiva nel valorizzare le eccellenze del Paese, ha sottolineato l'ambasciatore d'Italia in Belgio Federica Favi a margine della manifestazione. "Eventi come questo sono importanti anche perché rafforzano la nostra posizione all'interno della legislazione europea, per la salvaguardia della salute, dei nostri territori, delle nostre tradizioni e della cultura", ha aggiunto Favi.
Un mercato, quello enogastronomico belga, "dinamico e interessante" che coinvolge quasi 300mila italiani, punto di riferimento nel panorama agroalimentare europeo, ha ricordato. Il modello alimentare italiano non è solo di riferimento sul piano economico, ma anche un esempio da seguire per mangiar bene e restare in salute.
"La salute vien mangiando" ricorda il presidente dell'associazione Pino Nacci, riconoscendo come la dieta mediterranea "composta da verdura frutta, legumi è completa e aiuta a mantenersi sani e prevenire malattie".
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