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Renew, "Orbán un barboncino di Putin, inadatto a guidare l'Ue"

Renew, "Orbán un barboncino di Putin, inadatto a guidare l'Ue"

"L'Europa non può essere guidata da omofobi e cleptocrati"

30 maggio 2023, 20:06

Redazione ANSA

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EU Parliament spyware inquiry © ANSA/EPA

BRUXELLES - "Chiaramente il governo Orbán è del tutto inadatto a essere il volto del Consiglio per sei mesi. L'Europa non può essere guidata da omofobi, cleptocrati, barboncini di Putin". Così in una nota l'eurodeputata olandese di Renew Europe, Sophie in 't Veld, coordinatrice del gruppo Renew Europe nella commissione per le libertà civili dell'Eurocamera. "Per molti anni il Consiglio ha evitato la questione di Orbán, ora dovranno scegliere da che parte della storia vogliono stare", ha concluso Sophie in 't Veld in vista del dibattito sullo stato di diritto in Ungheria previsto per mercoledì mattina alla miniplenaria dell'Eurocamera. In una lettera ai ministri riuniti questa mattina al Consiglio Affari Generali i liberali di Renew Europe hanno chiesto un intervento sia a favore delle liste transnazionali per le prossime Europee sia per aumentare lo spettro di possibilità per usare la maggioranza qualificata nelle decisioni dei 27.

Intanto da Budapest, la Ministra della Giustizia Judit Varga dice che "l'Eurocamera non ha competenza per quanto riguarda la presidenza di turno dell'Ue, Budapest è un broker onesto, semmai è il Parlamento che non rispetta le democrazia e lo stato di diritto, poiché non rispetta il risultato delle elezioni in Ungheria e la scelta dei cittadini: gli eurodeputati mettono spesso pressione sulla Commissione e sul Consiglio e sono molto dannosi per la democrazia europea".

"La presidenza ungherese dell'Ue è al sicuro", ha poi aggiunto su Twitter dopo una discussione sulle priorità comuni con gli omologhi degli altri due Paesi che fanno parte dei trio della presidenza del Consiglio Ue, Belgio e Spagna.

L'eventuale rinvio della presidenza ungherese dell'Ue non è stato sul tavolo del Consiglio Affari Generali. A spiegarlo la vice presidente della commissione Ue Vera Jourová e la ministra svedese per gli Affari Ue, Jessika Roswall, al termine della riunione.

"Noi da ogni presidenza ci aspettiamo che rappresenti tutti gli Stati membri, il sistema della rotazione delle presidenze è scritto nei Trattati, il prossimo trio sta già lavorando a un programma e io mi aspetto che tutte le presidenze rispettino i valori dell'Ue e siano mediatori neutrali, così come ha fatto la Svezia", ha sottolineato Rosswall.

I casi di Ungheria e Polonia sono stati al centro della riunione nell'ambito della procedura ex articolo 7 dei Trattati. Per quanto riguarda la Polonia, "la mancanza di indipendenza del Consiglio nazionale della magistratura, è stata certificata dalla Corte europea, ed è un problema, ma nonostante questo l'organo continua a operare", ha spiegato Jourová. "La Polonia non ha adottato alcuna misura sulla Corte Costituzionale: l'indipendenza della magistratura è ancora oggetto di forti preoccupazioni", ha aggiunto la commissaria ceca. 

Con l'Ungheria invece "il dialogo è costruttivo", in particolare sui dossier giudiziari. Tuttavia, "nessuno sviluppo è stato registrato sulle raccomandazioni dell'Osce" per l'equità delle tornate elettorali. "L'indipendenza dell'autorità per i media è ancora in dubbio, e resta una questione controversa per cui non abbiamo visto alcuno sviluppo positivo", ha aggiunto Jourová.

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