BRUXELLES - Nonostante "le proiezioni ambiziose" e "il notevole impegno profuso", l'Ue "è progredita lentamente verso l'obiettivo di connettere i mercati dell'energia elettrica per fornire a imprese e cittadini energia a buon mercato". E' quanto emerge da un rapporto della Corte dei Conti europea.
"I ritardi nell'accoppiamento dei mercati dell'energia - si legge nell'audit - si sono accumulati a causa delle debolezze nella governance dell'Ue e del complesso sistema di strumenti di regolamentazione adottati per consentire il commercio transfrontaliero; ciò ha frenato l'attuazione delle norme di mercato", che continua ad essere disciplinato da 27 quadri normativi nazionali.
Secondo i revisori, nemmeno la vigilanza del mercato operata dalla Commissione europea e dall'Acer "ha portato miglioramenti sufficienti" poiché "le misure di vigilanza per scoraggiare gli abusi e le manipolazioni non hanno avuto i risultati previsti" con conseguenze che finiscono per gravare sui consumatori finali.
"I mercati dell'energia elettrica in Europa potrebbero essere molto più integrati" ha dichiarato Mihails Kozlovs, il membro della Corte responsabile dell'audit. "L'attuale crisi dell'energia e l'aumento del costo della vita - ha aggiunto - hanno reso ancora più urgente il completamento del mercato interno dell'energia elettrica da parte dell'Ue."
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