Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Orban, 'sanzioni un errore, Ue si è sparata ai polmoni' 

Orban, 'sanzioni un errore, Ue si è sparata ai polmoni' 

  'Leader europei ammetteranno di aver fatto un errore di calcolo' 

15 luglio 2022, 11:30

Redazione ANSA

ANSACheck

Il primo ministro ungherese, Viktor Orban © ANSA/EPA

BRUXELLES - "Inizialmente, pensavo che ci fossimo solo sparati a un piede, ma ora è chiaro che l'economia europea si è sparata nei polmoni e ora fatica a respirare". Così il premier ungherese, Viktor Orban, nella sua consueta intervista all'emittente Kossut Radio. Il primo ministro, da sempre critico nei confronti delle sanzioni imposte dall'Ue contro la Russia, ha rincarato la dose, sostenendo che le misure restrittive "non aiutano l'Ucraina" né contribuiscono ad avvicinarsi alla "fine della guerra", semmai la prolungano.

Inoltre, è il ragionamento di Orban, le sanzioni sono "dannose per l'economia europea e se continua così, la uccideranno". "Il momento della verità - ha aggiunto - deve arrivare a Bruxelles, quando i leader ammetteranno di aver fatto un errore di calcolo, che la politica delle sanzioni era basata su presupposti sbagliati e non ha soddisfatto le aspettative riposte in essa".

Nei giorni scorsi l'Ungheria ha annunciato un piano d'emergenza per affrontare la crisi energetica, che prevede tra l'altro il divieto di export di vettori energetici ed un limite al programma di sussidi per la riduzione dei costi delle utenze varato dal governo. Le finanze del paese, gravate da aumenti di sussidi e pensioni adottati prima delle elezioni di aprile, sono ulteriormente sotto pressione a causa dell'inflazione, ai massimi negli ultimi venti anni, e del calo vertiginoso del fiorino.

Resta aperta la questione dei fondi per la ripresa, congelati a causa del braccio di ferro con l'Ue sullo stato di diritto, questione su cui Budapest e Bruxelles stanno tentando di raggiungere un accordo. A peggiorare le cose, la proposta di riforma, avanzata dal governo, che farebbe aumentare le tasse per freelance e Pmi, suscitando le proteste dei cittadini, scesi in piazza nella capitale contro il provvedimento.

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza

ANSA Corporate

Se è una notizia,
è un’ANSA.

Raccogliamo, pubblichiamo e distribuiamo informazione giornalistica dal 1945 con sedi in Italia e nel mondo. Approfondisci i nostri servizi.