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Michel all'Onu, crimini di guerra della Russia non restino impuniti

'Anche violenza sessuale lo è. Sostegno Ue in raccolta prove'

Redazione ANSA

BRUXELLES - "Sono stato a Borodyanka e lì sono state commesse atrocità, crimini contro l'umanità. Ecco perché stiamo fornendo assistenza per raccogliere prove di questi crimini. L'impunità non è un'opzione". Lo ha detto il presidente del Consiglio Ue, Charles Michel, parlando al Consiglio di sicurezza dell'Onu. "Questi crimini vanno puniti", ha aggiunto Michel sottolineando, inoltre, che "mentre parlo, sono stati diffusi dei report sull'uso della violenza sessuale da parte delle truppe russe come arma di guerra. La violenza sessuale è un crimine di guerra, è un crimine contro l'umanità. Si tratta di atti vergognosi in una guerra vergognosa".

Bisogna mettere un freno alla "propaganda russa" poiché l'Ue "non ha imposto alcuna sanzione al settore agricolo in Russia, zero", ha detto poi Michel. Le sanzioni europee non impediscono alle navi russe di portare cibo, grano o fertilizzanti ai Paesi in via di sviluppo". "La Russia è l'unica responsabile per l'incipiente crisi alimentare", ha precisato, "dati gli attacchi alle infrastrutture e al blocco marittimo ai porti ucraini". "Il Cremlino sta usando le forniture di cibo come un missile invisibile contro le nazioni emergenti", ha aggiunto.

"Questa guerra ha causato milioni di sfollati e richiedenti asilo al di fuori dell'Ucraina, la gran parte donne e bambini. L'Ue è impegnata a proteggerli" e "stiamo lavorando per sradicare il traffico" di essere umani, "per proteggere chi sta fuggendo dalla guerra", ha continuato Michel annunciando che, "nei prossimi giorni, a Bruxelles", ospiterà "una seconda conferenza sulle Donne nei Conflitti" assieme a United Nations Women, alla Fondazione Mukwege, e alla Ong Nadia's Initiative. "Purtroppo la violenza sessuale e di genere è una minaccia globale, usata come arma di guerra e che coinvolge tutte le donne di tutto il mondo", affermato.

Il presidente del Coniglio Ue ha poi ribadito che la guerra in Ucraina è la responsabilità di "un Paese membro permanente del Consiglio di Sicurezza dell'Onu" e così facendo Mosca "attacca i valori stessi di questa assemblea". "Noi  - ha sottolineato - continueremo a sostenere l'Ucraina, continueremo ad esercitare pressioni sulla Russia e a metterla davanti alla verità". "Dignità umana, tolleranza, cooperazione multilaterale e diritto internazionale: questi sono i nostri valori, fondamenta delle Nazioni Unite. Qui abbiamo a che fare non solo con una guerra contro un Paese e un popolo, l'Ucraina, ma anche contro tutto ciò che abbiamo costruito dalla fine della Seconda Guerra mondiale", ha concluso Michel.

 

 

 

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