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Ecdc, se a Natale la situazione non migliora servono misure

'L'obbligo di vaccino può aumentare lo scetticismo'

Redazione ANSA

BRUXELLES - L'Agenzia europea per la prevenzione ed il controllo delle malattie (Ecdc) non esclude che a Natale servano misure di contenimento per il Covid.

"Ci sono misure, come il lockdown, che sono freni di emergenza e si usano quando si vuole abbassare i numeri di casi di Covid in breve tempo. E ci sono misure meno intrusive, come indossare mascherine, il telelavoro, distanziamenti sui mezzi pubblici, ridurre le persone che si possono incontrare. C'è ancora tempo fino al Natale, ma se la situazione non migliora potrebbe significare che queste misure devono essere adottate anche a Natale". Lo ha detto la direttrice dell'Ecdc, Andrea Ammon.

"La vaccinazione obbligatoria non è la bacchetta magica, e potrebbe portare ad una polarizzazione. Tra quelli che non sono vaccinati, molti non sono contro i vaccini, e vogliono decidere autonomamente". L'obbligo potrebbe portare ad "un maggiore rigetto da parte delle persone. Quindi non è la soluzione alla questione". Lo ha detto Ammon rispondendo a una domanda.

Raccomandando un periodo di almeno sei mesi tra il completamento del ciclo vaccinale e il richiamo "ci basiamo sulle evidenze e studi che sono stati fatti, ma questo non vuol dire che nella situazione attuale non possa essere legittimo e ragionevole accorciare il periodo". Lo ha precisato il responsabile della task force vaccini anti-Covid dell'Ema Marco Cavaleri rispondendo ai giornalisti sulle raccomandazioni per l'utilizzo della dose di richiamo per i vaccini anti-Covid.

 

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