Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Ungheria risponde a Ue su infrazione Lgbt, non discriminiamo

Ungheria risponde a Ue su infrazione Lgbt, non discriminiamo

Varga, ci puniscono perché non lasciamo entrare lobby in scuole

16 settembre 2021, 19:18

Redazione ANSA

ANSACheck

Ungheria risponde a Ue su infrazione Lgbt, non discriminiamo © ANSA/EPA

BRUXELLES - "Nella risposta inviata al Commissario Ue, Thierry Breton, con scadenza mercoledì, ho espresso molto chiaramente la posizione del governo ungherese sulla procedura di infrazione avviata a causa della legge sulla protezione dell'infanzia, sottolineando anche gli errori nella messa in mora" dell'Esecutivo europeo. Lo scrive su Facebook la ministra della Giustizia ungherese, Judit Varga, che accusa Bruxelles di cercare di punire Budapest "perché non lascia entrare la lobby Lgbtq nelle scuole e negli asili ungheresi".

"In base ai trattati e alla Carta dei diritti fondamentali, né l'Unione né nessun altro organismo ha il diritto di stabilire come i genitori ungheresi debbano crescere i propri figli - scrive Varga, aggiungendo che "nessuno può obbligarli a lasciare che i propri figli ricevano informazioni sessuali senza la loro approvazione o che si trovino di fronte a contenuti dannosi inappropriati per la loro età". "Respingiamo categoricamente l'assunto che lo scopo della legge sarebbe l'esclusione o la discriminazione, si tratta solo dell'educazione dei bambini ungheresi e della protezione dei minori", aggiunge la ministra ungherese, affermando che "la legge non interferisce in alcun modo nella vita degli adulti, né viola in alcun modo i diritti delle minoranze sessuali". "In Ungheria - conclude - sono garantiti i diritti delle minoranze religiose, etniche, sessuali ed eventuali.

La Legge fondamentale ungherese vieta severamente e le nostre leggi puniscono severamente qualsiasi esclusione e discriminazione delle minoranze". Il 15 luglio la Commissione ha avviato una procedura d'infrazione nei confronti di Ungheria e Polonia sull'uguaglianza e la tutela dei diritti fondamentali, in particolare per le comunità Lgbtq. Ieri scadevano i due mesi concessi ai due Paesi per replicare alle lettere di messa in mora dell'Esecutivo.

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza

ANSA Corporate

Se è una notizia,
è un’ANSA.

Raccogliamo, pubblichiamo e distribuiamo informazione giornalistica dal 1945 con sedi in Italia e nel mondo. Approfondisci i nostri servizi.