STRASBURGO - I governi devono garantire che ci siano regole e sistemi effettivi per monitorare e cancellare i discorsi d'odio antisemita online, perché "internet è usato sempre più frequentemente per diffondere l'antisemitismo e sinora i social network hanno fallito nel prendere misure efficaci per prevenire questo pericoloso abuso delle loro piattaforme". Lo afferma l'Ecri, l'organo anti razzismo del Consiglio d'Europa, nella versione aggiornata delle raccomandazioni per lottare contro l'antisemitismo pubblicate per la prima volta nel 2004.
L'organo di Strasburgo spiega che l'aggiornamento è stato necessario perché dal 2004 "gli attacchi terroristi e la violenza contro gli ebrei e le loro istituzioni sono aumentati drammaticamente" e sono andate consolidandosi nuove forme di discorso antisemita. Tra queste l'Ecri elenca "le critiche senza fondamento a Israele", "la delegittimazione del diritto di Israele a esistere, inclusi gli appelli alla sua distruzione", "le teorie complottiste basate sull'assunzione che gli ebrei abbiano dei poteri speciali - politici, finanziari, di networking globale - che usano contro i non ebrei", e infine il "risorgere della negazione dell'olocausto e la distorsione di fatti storici" e la "riabilitazione di partito pro nazisti".