BRUXELLES - La Commissione Ue lancia lo scudo contro le scalate in Europa delle società che ricevono aiuti di Stato extra-Ue. Le aziende che ricevono oltre 50 milioni di euro di sovvenzioni estere e cercano di rilevare attività in Ue per oltre 500 milioni di euro o partecipare a contratti d'appalto da almeno 250 milioni di euro dovranno notificare l'operazione a Bruxelles e ottenere la sua approvazione. Lo ha annunciato la vicepresidente Ue, Margrethe Vestager, presentando la nuova proposta di legge.
Le operazioni che rientrano nelle soglie stabilite dall'Ue dovranno essere notificate in anticipo all'Antitrust, che aprirà un'indagine. In attesa dell'esito del riesame, le acquisizioni non potranno essere completate e il contratto d'appalto non potrà essere aggiudicato all'offerente.
Le società che non rispetteranno l'obbligo di notifica o le norme antitrust Ue, portando ad esempio avanti l'operazione senza avere ottenuto l'approvazione di Bruxelles, potranno vedersi infliggere multe fino al 10% del fatturato.
Nel suo disegno di legge, Bruxelles propone anche l'introduzione di uno strumento generale di indagine per valutare altre situazioni in cui vi sia il sospetto che una sovvenzione estera possa distorcere il mercato interno e falsare la concorrenza, come investimenti greenfield o concentrazioni e appalti al di sotto delle soglie di notifica. In questi casi, l'Antitrust Ue avrà il potere di avviare indagini d'ufficio e richiedere notifiche ad hoc.
"Per più di sessant'anni, abbiamo avuto un sistema di controllo degli aiuti di Stato per prevenire gare di sussidi tra gli Stati membri. E oggi stiamo adottando una proposta per contrastare anche i sussidi esteri che ledono l'integrità europea. E' tanto più importante garantire condizioni di parità in questi tempi difficili, per sostenere la ripresa dell'economia dell'Ue". Lo ha detto la vicepresidente della Commissione Ue, Margrethe Vestager, presentando la nuova proposta di legge Ue sullo scudo anti-scalate estere in Europa.
"Quando apri la tua casa agli ospiti, ti aspetti che rispettino le regole della casa. Questo deve essere anche il caso del mercato interno", ha sottolineato Vestager, riferendo che, nel 2019, più di 7 trilioni di euro di investimenti diretti esteri sono entrati sul territorio europeo. "L'apertura del mercato unico è la nostra più grande risorsa. Ma l'apertura richiede correttezza", ha aggiunto.
"I vantaggi ingiusti concessi attraverso i sussidi sono stati a lungo una piaga della concorrenza internazionale. Distorcono i mercati e forniscono vantaggi competitivi sulla base del sostegno ricevuto, piuttosto che sulla qualità e l'innovazione", ha detto il vice presidente della Commissione europea, Valdis Dombrovskis.
"La proposta odierna completa i nostri sforzi internazionali in questo senso. Livellerà le condizioni di gioco all'interno dell'Ue e incoraggerà un cambiamento positivo, pur mantenendo l'apertura vitale per la nostra forza economica", ha sottolineato Dombrovskis.
"L'Ue è il mercato più aperto del mondo. Ma apertura fa rima con correttezza. Oggi proponiamo di contrastare i sussidi che distorcono il mercato concessi da Paesi non Ue con nuovi strumenti. Il nostro obiettivo: garantire parità di condizioni in questi tempi difficili e sostenere la nostra ripresa". Lo scrive su Twitter la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, dopo la presentazione della proposta di legge Ue anti-scalate estere.