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Strasburgo, Italia ha violato diritto madre a vedere figlie

Stato dovrà risarcire 15mila euro per danni morali

Redazione ANSA

STRASBURGO - L'Italia ha violato il diritto al rispetto della vita familiare di una donna di origini nigeriane non permettendole di vedere le due figlie durante una procedura d'adozione che, iniziata il 9 gennaio 2017, è durata oltre 3 anni. L'ha stabilito la Corte europea dei diritti umani (Cedu) in una sentenza in cui condanna l'Italia a versare alla madre 15mila euro per danni morali.

La Corte di Strasburgo critica le modalità con cui il tribunale dei minori, in primo e secondo grado, hanno deciso di interdire alla madre di vedere le figlie, dopo averle dichiarate adottabili. Secondo i giudici di Strasburgo, nel prendere questa decisione i tribunali non hanno motivato la scelta di vietare i contatti e non hanno tenuto in conto diversi elementi.

In particolare, la situazione di vulnerabilità della donna, vittima della tratta di esseri umani, e che quindi soffre di gravi traumi, e le sue origini nigeriane, che spiegherebbero il suo differente approccio alla genitorialità.

Inoltre, Strasburgo imputa al tribunale d'appello di non aver considerato con sufficiente attenzione l'opinione degli esperti secondo cui sarebbe stato meglio mantenere i rapporti tra madre e figlie. La sentenza diventerà definitiva tra tre mesi se le parti non ottengono un nuovo giudizio.

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