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Recovery, Lagarde: possibili effetti su Pil anche quest'anno

Recovery, Lagarde: possibili effetti su Pil anche quest'anno

La presidente della Banca centrale europea alla plenaria del Parlamento Ue

09 febbraio 2021, 09:22

Redazione ANSA

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Christine Lagarde © ANSA/EPA

Il Next Generation EU "dovrebbe essere attuato in modo che tutti i Paesi Ue escano dalla crisi più coesi e con strutture economiche più forti. Se attuato come pianificato, Next Generation EU può rafforzare la crescita anche a partire da quest'anno": lo ha detto la presidente della Bce, Christine Lagarde, parlando al Parlamento Ue.

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"L'avvio della campagna vaccinale fornisce l'attesa luce alla fine del tunnel, ma allo stesso tempo, la nuova ondata, le mutazioni del virus e le misure di contenimento rappresentano rischi al ribasso significativi": lo ha detto la presidente della Bce, Christine Lagarde al Parlamento Ue. "La produzione resta ben al di sotto dei livelli pre-pandemia e l'incertezza su come evolverà la pandemia resta alta", ha aggiunto. Ma "quando le misure vengono ridotte e l'incertezza recederà, ci aspettiamo che la ripresa sia sostenuta da favorevoli condizioni di credito, misure espansive e una ripresa della domanda".

"Le politiche di bilancio, a livello nazionale ed europeo, restano cruciali per rafforzare la ripresa nella zona euro e l'impatto della pandemia. Possono incanalare il sostegno economico dove serve di più. Proteggendo lavoratori e famiglie, e fornendo aiuti alle aziende colpite dalla pandemia, il sostegno pubblico è particolarmente potente nel rafforzare la domanda aggregata", ha detto Lagarde.

"Una ripresa più solida è una precondizione per riallacciare l'inflazione attorno al suo percorso pre-pandemico", ha spiegato Lagarde. "Nonostante il forte aumento di gennaio per una confluenza di fattori, l'inflazione rimane bassa", e sebbene "prevediamo un aumento nei prossimi mesi, è probabile che le pressioni sui prezzi rimangano contenute a causa della debolezza della domanda, salari bassi e apprezzamento del tasso di cambio dell'euro. In questo contesto, resta essenziale un orientamento accomodante della politica monetaria", ha aggiunto.

"Con coerenza e responsabilità il Movimento 5 Stelle voterà domani a favore del Recovery and Resilience Facility, uno strumento che prevede per la prima volta nella storia europea l'emissione di debito comune, una condivisione del rischio tra gli Stati europei e finanziamenti a fondo perduto per gli Stati più in difficoltà. Auspichiamo su questo importante provvedimento, decisivo per il futuro del nostro Paese, una ampia convergenza delle forze politiche italiane. L'interesse nazionale venga prima di tutto". Così in una nota Tiziana Beghin, capodelegazione del Movimento 5 Stelle al Parlamento europeo.

Se invece dell'austerity praticata in passato si passasse ad una fase di investimenti, di crescita e di rilancio economico, senza aumento di tasse ma liberando energie e risorse in ambito pubblico e privato, lo scenario cambierebbe completamente. Così fonti della Lega alla vigilia del voto del Parlamento europeo sul Recovery.

"Auspico che anche la Lega possa dare il suo via libera al Regolamento perché è essenziale che nel 2021 arrivi la prima tranche del Recovery fund". Lo afferma la capogruppo di Forza Italia alla Camera, Maristella Gelmini, interpellata telefonicamente dall'Ansa. "Le circostanze nelle quali l'Europarlamento si esprimerà domani non sono le stesse di un mese fa, perché probabilmente di qui a pochi giorni avremo un esecutivo in Italia guidato dall'ex presidente della Bce, che gode in Europa di assoluto prestigio. La sua voce quindi conterà e non possiamo neanche trascurare il rischio che ai ritardi italiani si sommino quelli europei".

"Siamo a favore del Recovery Fund ma non possiamo accettare un Regolamento che reintroduce le regole dell'austerità mettendo a serio rischio la fase attuativa del piano in Italia. Per questo motivo ci asterremo". Lo afferma l'eurodeputato di Fratelli d'Italia Carlo Fidanza in merito al voto al Parlamento europeo sul Recovery and Resilience facility il dispositivo per la ripresa e la resilienza.

A seguito del dibattito, martedì gli eurodeputati voteranno una risoluzione per delineare le priorità che la Bce dovrebbe considerare per far ripartire l'economia dell'Eurozona.

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