BRUXELLES "Non è rassicurante che le società private decidano de facto cosa ci è consentito vedere come utenti. C'è una differenza tra i contenuti illegali, ciò che è dannoso, e ciò con cui noi siamo in disaccordo". Così la vicepresidente della Commissione Ue, Margrethe Vestager, commentando la sospensione dell'account del presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, da parte dei principali social network. "L'aspetto interessante dell'esclusione" di Trump dalle piattaforme "è che, in tal modo, le società riconoscono di avere una responsabilità condivisa nel prevenire la diffusione di contenuti illegali", sottolinea Vestager, precisando che questa presa di responsabilità fa parte delle proposte normative avanzate lo scorso 15 dicembre dalla Commissione Ue con suo il Digital Services Act. "Noi utenti - aggiunge - abbiamo il diritto di essere informati sul motivo per cui i nostri contenuti sono stati rimossi e di poter fare ricorso nel caso in cui ciò accadesse".
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