BRUXELLES - La Serbia ha aperto due nuovi capitoli negoziali sulla strada che la avvicina all'Unione europea e la sua prospettiva di adesione "è salda e reale". Lo ha detto il commissario Ue per l'Allargamento, Johannes Hahn, al termine della conferenza intergovernativa Ue-Serbia a Bruxelles. I capitoli negoziali aperti sono il numero 6 (diritto societario) e 30 (relazioni esterne); l'annuncio è arrivato dal ministro degli Esteri dell'Estonia, Sven Mikser. Belgrado porta così a 12 i capitoli aperti nei negoziati con Bruxelles, di cui due provvisoriamente chiusi.
"E' importare ricordare - ha incalzato Hahn - che ulteriori progressi sono legati ad avanzamenti nello stato di diritto e nella normalizzazione delle relazioni con Kosovo". Secondo il commissario Ue, inoltre, la Serbia deve mostrare risultati concreti sull'indipendenza della magistratura, la libertà di espressione, la lotta a corruzione e al crimine organizzato, incluso il riciclaggio di denaro. "Con l'impegno della Serbia sono fiducioso che ulteriori capitoli possano essere aperti nel 2018".
Quello che si attendeva Belgrado dalla conferenza interministeriale, però, era l'apertura di almeno tre capitoli. "Non possiamo dirci completamente soddisfatti", "forse siamo stati un po' troppo ambiziosi", ha ammesso il ministro per l'Integrazione europea della Serbia, Jadranka Joksimovic, che ha guidato la delegazione serba a Bruxelles. Tuttavia, ha rilanciato, Belgrado "ha lavorato molto" per l'apertura di questi due capitoli, che "lancia un messaggio a tutti i possibili investitori: siamo un paese stabile, con dinamiche stabili".
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