Cinque le raccomandazioni ricordate dalla Commissaria e delle quali si occuperà lo studio: prima di tutto "educazione e formazione, in quanto anche i liberi professionisti hanno bisogno di acquisire una maggiore cultura imprenditoriale e a questo proposito ricordo il programma Erasmus per giovani imprenditori". Poi "facilitare l'accesso ai finanziamenti dal momento che i liberi professionisti si trovano di fronte alle stesse difficoltà delle Pmi" obiettivo per il quale la Commissaria ha invitato a cogliere "le opportunità del programma Cosme e Horizon2020 nonché il supporto dell'Enterprise Europe Network". Poi ancora "l'accesso al mercato con agevolazioni per svilupparsi oltre i confini nazionali" e "la partecipazione delle organizzazioni di categoria a semplificare la normativa di settore". Infine la Bieńkowska si è detta d'accordo a "un rafforzamento della loro rappresentatività a livello europeo" e ha supportato "la loro inclusione all'interno dell'Assemblea per le Pmi europea".
La Commissaria ha anche reso noto che "la Commissione europea sta effettuando una valutazione in ogni Stato membro che ha identificato già 5mila professioni, uno screening che sarà utile anche alle autorità nazionali per riformare le proprie normative di settore". "La Commissione intende anche includere all'interno della Internal Market Strategy, che sarà presentata entro un mese, un punto specifico che permetta di abbattere le barriere professionali e incentivare l'integrazione dei servizi all'interno del mercato interno", ha concluso la Bieńkowska, "dal momento che oggi sussistono troppi ostacoli che impediscono l'accesso alle professioni, riducono le opportunità di lavoro per i più giovani e la mobilità internazionale".
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