Il Parlamento europeo ha
approvato un taglio dell'1,4% sui 'pagamenti diretti' che l'Ue
versa agli agricoltori europei che rispettano gli standard di
qualità, tutela ambientale e benessere degli animali fissati
dall'Unione. L'obiettivo: creare nel 2016 una riserva
finanziaria in caso di crisi nel settore pari a 441,6 milioni di
euro. Dai tagli verranno esentati i primi 2mila euro di
pagamenti Ue. Lo annuncia Paolo De Castro, coordinatore per il
Gruppo dei socialisti e democratici della commissione
Agricoltura dell'Europarlamento, sottolineando però che, "in una
prospettiva di lungo periodo, bisogna ripensare gli strumenti di
gestione della crisi, puntando a nuovi e più forti strumenti che
possano rappresentare una rete di sicurezza per gli agricoltori
e farli competere senza paura sul mercato mondiale".
La decisione di oggi riguarda l'applicazione delle regole
sulla disciplina finanziaria in base alle quali sono gli stessi
produttori a dover farsi carico delle crisi nel settore, come
conseguenza dei tagli sul budget Ue 2014-2020, che hanno
lasciato Pac priva di margini per rispondere alle emergenze.
De Castro precisa "che purtroppo nell'accordo finale sulla
prospettive finanziarie l'esenzione venne fissata a 2mila euro
invece delle 5mila proposte dal Parlamento europeo. Noi
continuiamo invece a pensare - conclude - che una soglia più
elevata di esenzione sarebbe un modo più equo per non ridurre i
pagamenti ai piccoli agricoltori".
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