Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Lavoro: studio Cese, serve legame formazione-mondo lavoro

Più attenzione a tirocini e apprendistato

Redazione ANSA
(ANSA) BRUXELLES - Collegare formazione e mondo del lavoro, prestando una maggior attenzione a tirocini e apprendistati e priorità all'inserimento sociale dei cosiddetti "NEET", ovvero giovani che non studiano né lavorano. Sono i principali risultati sull'Italia di uno studio del Comitato Economico e Sociale sulla disoccupazione giovanile in sei Paesi Ue (Italia, Grecia, Croazia, Austria, Slovacchia e Finlandia.

In Italia, tutti i soggetti interessati - datori di lavoro, sindacati e associazioni - concordano sulla necessità di allineare i contenuti della formazione alle esigenze del mercato del lavoro, ed auspicano ad esempio, un rafforzamento della diffusione del tipo di apprendistato che prevede alternanza scuola-lavoro.

Gli imprenditori, in particolare, lamentano un'eccessiva regolamentazione e la mancanza di incentivi, mentre i sindacati vorrebbero vedere maggiori obblighi di stabilizzazione.

Quasi tutti gli stakeholders hanno sottolineato il modo frammentato con cui il diritto italiano disciplina gli apprendistati così come i tirocini, creando in tal modo oneri amministrativi per le imprese. I sindacati invece tendono a vedere pochi vantaggi concreti nel completamento di un tirocinio, dato che meno del 10% dei tirocini si trasforma in un rapporto di lavoro a tempo indeterminato.

E se sindacati e alcuni datori di lavoro vorrebbero dare priorità ai NEET e ai giovani più vulnerabili, un'organizzazione imprenditoriale preferirebbe dare priorità ai neolaureati.

Tutti i soggetti sottolineano comunque la necessità di concentrare l'attenzione sui giovani del Sud e concordano nell'affermare che l'acquisizione di un'esperienza lavorativa all'estero è una risorsa. (ANSA).

RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright ANSA
Ultimo aggiornamento: