(ANSA) STRASBURGO, 18 SETT - Inadeguatezza dei finanziamenti,
sprechi, inefficienza ed influenza negativa del perdurare delle
politiche di austerità. Non sono mancate le polemiche da parte
degli eurodeputati in occasione del dibattito sulla Garanzia
Giovani al Parlamento europeo alla presenza del sottosegretario
agli esteri Benedetto Della Vedova, in rappresentanza della
presidenza italiana del Consiglio Ue, e del Commissario Ue al
lavoro László Andor.
"La dotazione finanziaria non è sufficiente. Per avere un
impatto reale, queste iniziative devono diventare misure
strutturali a sostegno dell'occupazione dei giovani", ha detto
al Commissario Andor, Brando Maria Benifei (Pd), che ha poi
ricordato che "sono state le politiche di austerità di cui
Angela Merkel è campionessa ad impedire di agire più
incisivamente contro la disoccupazione giovanile".
Dubbi anche sull'utilizzo di queste risorse, come ha
affermato Alessandra Mussolini (FI), che ha parlato di
"pochissime domande, poche offerte di lavoro e il 90 per cento
delle quali a tempo determinato" e ha denunciato alcuni problemi
procedurali. "Quando uno aderisce al progetto giovani, se lavora
solo per poche ore in un giorno perde il diritto all'accesso,
tanto che così se lo possono permettere solo i giovani che
stanno a casa e che vengono sostenuti dai genitori".
Isabella Adinolfi (M5S) ha puntato il dito direttamente
contro la nuova Commissione Juncker, dove "la gioventù non avrà
alcun ruolo di preminenza tra le vicepresidenze". Mara Bizzotto
(Ln) ha criticato le sanzioni imposte alla Russia e il
conseguente embargo alle importazioni europee: "Così i tanti
giovani agricoltori che avevano sperato nel mercato russo si
trovano a rischiare il posto di lavoro".
Dal canto suo Silvia Costa (Pd), presidente della commissione
cultura e gioventù, ha cercato di difendere quanto fatto
dall'Italia, "uno dei primi paesi ad adottare la garanzia
giovani e anche ad averla innalzata a ventinove anni", ma ha
invitato la Commissione a lavorare sì sulle politiche del lavoro
"ma anche sulle politiche contro la dispersione scolastica, per
una qualità migliore dei servizi del sistema duale, dei servizi
dei sistemi scolastici e professionali e tecnici e sulle altre
competenze". (ANSA)
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