"Credo che in tutti i governi europei ci sia la consapevolezza, oggi, della necessità innanzitutto di usare tutti gli strumenti che già abbiamo a livello europeo per investire sulla crescita e sulla creazione di posti di lavoro. Credo che a questo si riferisse il portavoce della Merkel" dice Mogherini rispondendo ai giornalisti che chiedono se sia credibile un cambiamento di rotta da parte del governo tedesco sulla flessibilità.
Il ministro poi ricorda che "questo è esattamente il lavoro che l'Italia ha fatto in queste settimane", ovvero chiedere ai partner europei di "innanzitutto ragionare su come possiamo dare risposte ai bisogni dei cittadini europei, che sono bisogni innanzitutto di crescita e sviluppo economico e creazione di posti di lavoro".
"Su questo, senza chiedere qualcosa di speciale per l'Italia, ma offrendo soluzioni che possono essere utili per tutti gli europei - sottolinea Mogherini - abbiamo riscontrato un interesse. Quindi penso che le parole del portavoce della Merkel, riflettano questo positivo interesse che è frutto di un lavoro molto solido innanzitutto del ministro Padoan e del presidente Renzi, e che già nelle ultime settimane aveva visto dei segni di interesse e di apertura molto positivi".
"Vediamo adesso nel Consiglio di questa settimana come si chiude questa vicenda, ma penso - conclude il ministro - che ci sia quella svolta in termini di uso degli strumenti che abbiamo nella politica economica europea per cambiare".
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