Sebbene la vendita di
antibiotici per animali da allevamento in Italia sia ancora
"elevata rispetto alla maggior parte degli altri Stati membri
Ue", le iniziative adottate negli ultimi anni dal settore
pubblico e privato "hanno dimostrato" che è possibile "ridurre
drasticamente l'uso di antimicrobici, senza pregiudicare la
salute e il benessere degli animali o incidere negativamente
sulla produttività e sulla redditività delle aziende". E' quanto
si legge nella relazione conclusiva di una missione condotta del
novembre 2018 in Italia da esperti della Commissione europea.
Tra "i fattori critici di successo" per la riduzione degli
antibiotici in allevamento "il miglioramento della biosicurezza,
l'attenzione alla prevenzione e al controllo delle infezioni, le
visite presso le aziende per consulenze e l'offerta di test
diagnostici e di laboratorio gratuiti agli allevatori
partecipanti".
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