BRUXELLES - Un piano finanziario ambizioso per risollevare il mondo della cultura dalla crisi della pandemia. E' l'appello di 78 organizzazioni culturali e creative Ue in una lettera indirizzata alla Commissione europea, in vista della presentazione del bilancio pluriennale 2021-2027. "Il Consiglio degli editori Ue (Epc) sostiene questa importante iniziativa perché la creatività e la cultura sono al centro dei valori Ue, perciò chiediamo alla Commissione Ue di prevedere disposizioni specifiche per i settori dei media e creativi nei piani di ripresa dal coronavirus" dichiara Angela Mills Wade, direttrice esecutiva dell'Epc.
Le organizzazioni chiedono, come si legge nella lettera, di aumentare i fondi destinati alla cultura nel futuro programma di Europa Creativa 2021-2027 e sostengono che la proposta del Parlamento Ue di 2,8 miliardi di euro sia da ritenersi il minimo per un settore dal valore aggiunto di 509 miliardi di euro del Pil, che rappresenta 12 milioni di posti di lavoro (7,5% in Europa). Nella lettera le organizzazioni propongono una serie di interventi. Assicurare che i settori creativi siano inseriti nel Recovery fund, adottare misure urgenti di liquidità entro il 2021 per le Pmi e rafforzare il sistema di garanzie per i prestiti. Inoltre si chiedono più fondi, nel quadro del programma Horizon Europe, per una società creativa e inclusiva e di garantire che i fondi strutturali raggiungano il settore culturale, in particolare i freelance.