BRUXELLES - "Abbiamo adottato misure per garantire che gli studenti possano continuare gli studi da remoto, che possano mantenere la borsa Erasmus+ e coprire eventuali costi aggiuntivi sostenuti a causa della pandemia". Lo ha detto all'ANSA la commissaria Ue per la Cultura e la ricerca Mariya Gabriel. Dal database della Commissione Ue risulta che al momento della diffusione dell'epidemia erano circa 165mila i partecipanti all'Erasmus+ e in apprendimento in altri Paesi. La commissaria ha spiegato che i dati sono in continuo aggiornamento ma le stime indicano che nel caso della mobilità a lungo termine, che interessa principalmente studenti dell'istruzione superiore, circa il 60% dei partecipanti ha annullato il percorso. Il restante 40% ha continuato il progetto e la maggior parte di loro ha accesso all'apprendimento online dal Paese ospitante o di origine.
"Per la Commissione europea - ha detto ancora la commissaria - è importante che la crisi non influisca negativamente sulla progressione degli studi per i partecipanti Erasmus +, in particolare gli studenti dell'istruzione superiore. "Abbiamo incoraggiato gli istituti ad essere il più flessibili e pragmatici possibile per aiutare gli studenti che sono dovuti tornare nei Paesi di origine a causa della crisi a terminare i corsi presso l'istituzione ospitante e far riconoscere pienamente studi e esami a distanza".
La Commissione è in contatto continuo con le agenzie nazionali di Erasmus+ e pubbblica regolarmente informazioni su un sito dedicato (https://ec.europa.eu/programmes/erasmus-plus/resources/coronavi rus-faq-participants_en). Inoltre sta esplorando soluzioni innovative per accelerare la trasformazione digitale e l'apprendimento a distanza su larga scala e permetterà agli organizzatori dei progetti di posticipare le attività che erano pianificate nei prossimi mesi.
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