L'Ue cerca il rilancio, da Strasburgo le idee per cambiare

Pe chiede eurobond,Fondo monetario Ue e difesa per Unione futuro

Redazione ANSA STRASBURGO

STRASBURGO - Stretta da un lato tra l'ascesa dei movimenti euroscettici e dall'altro da una serie di crisi che ne mettono a rischio la tenuta, l'Unione europea cerca in questo 2017 una strada per rilanciarsi. Lo fa anche con una serie di proposte del Parlamento europeo, un pacchetto corposo di tre risoluzioni votate dalla plenaria di Strasburgo. Misure che vanno dal potenziamento della governance della zona euro, anche con l'istituzione di un vero e proprio ministro Ue delle finanze, alla nascita di un Fondo monetario europeo. Riforme da realizzare applicando al 100% il Trattato di Lisbona ma, per le proposte più radicali, modificando addirittura i Trattati. Una strada, quest'ultima, che la Commissione europea ha già bocciato come difficilmente praticabile.

 

Il primo testo, cofirmato dall'eurodeputata del Pd Mercedes Bresso, si concentra sull'opzione al momento politicamente più semplice: sfruttare appieno il Trattato di Lisbona, passando in pianta stabile al voto a maggioranza, creando un Consiglio dei ministri delle difesa permanente e facendo sì che i Consigli dei ministri diventino una seconda camera legislativa, al pari delle commissioni parlamentari. Sul fronte economico, il documento chiede tra altre cose che si arrivi alla creazione di un fondo per il rimborso del debito pubblico. "Di fatto sono gli eurobond per la mutualizzazione dei debiti - esulta la capodelegazione del Pd Patrizia Toia -. Per l'Italia la priorità numero uno".

 

La seconda risoluzione, redatta dal liberale belga Guy Verhofstadt, studia invece la possibilità di una riforma proprio del Trattato di Lisbona. Tra i punti più ambiziosi, l'istituzione di un ministro delle finanze, pieni poteri alla Commissione Ue per definire una politica economica comune, sede unica per il Parlamento, elezione diretta del presidente della Commissione.

 

Via libera infine nel terzo testo a una riforma della zona euro, da potenziare con una capacità di bilancio, grazie al Meccanismo di Stabilità, Mes, a fondi apportati dagli Stati membri nel quadro del bilancio Ue, e alla nascita di un Fondo monetario europeo. "La posizione del Parlamento sul futuro dell'Europa è chiara - riassume il presidente dell'Eurocamera, Antonio Tajani -: l'Unione deve rispondere alle preoccupazioni dei cittadini e offrire risultati più concreti". Resta da vedere se a questo segnale politico che arriva dall'aula di Strasburgo farà seguito la capacità di mettere in atto una strategia di cambiamento da parte degli Stati membri e dell'esecutivo comunitario.

 

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