Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Corte Ue, ok a più permessi per le trivelle in aree contigue

Corte Ue, ok a più permessi per le trivelle in aree contigue

Il caso della Regione Puglia

13 gennaio 2022, 10:52

Redazione ANSA

ANSACheck

Corte Ue, ok a più permessi per le trivelle in aree contigue - RIPRODUZIONE RISERVATA

BRUXELLES - È conforme al diritto Ue il fatto che uno Stato membro dia più permessi di ricerca sugli idrocarburi allo stesso operatore, anche se le attività insistono su zone contigue. Lo chiarisce la Corte di Giustizia europea sul caso che ha visto la Regione Puglia ricorrere contro le quattro concessioni ottenute nel mare Adriatico, al largo della costa pugliese, dalla società australiana Global Petroleum. Il tutto, spiega la Corte Ue, "a condizione di garantire a tutti gli operatori un accesso non discriminatorio a tali attività e di valutare l'effetto cumulativo dei progetti che possono avere un impatto notevole sull'ambiente".

La normativa italiana prevede un limite massimo di estensione di 750 chilometri quadrati al singolo permesso nell'area di ricerca. Secondo la Regione Puglia per evitare che la normativa si 'aggirata' tale limite dovrebbe essere applicato non solo al singolo permesso ma anche al singolo operatore. Sul ricorso al Consiglio di Stato della Regione Puglia il giudice aveva quindi proposto alla Corte Ue una domanda di pronuncia pregiudiziale: Una normativa nazionale che prevede un limite massimo all'estensione dell'area oggetto di un permesso di ricerca di idrocarburi - afferma ora la Corte -, ma non vieta di rilasciare a uno stesso operatore più permessi per aree contigue che insieme coprano una superficie superiore a detto limite, è conforme al diritto dell'Unione. Va comunque rispettata una duplice condizione, affermano anche i giudici: la concessione deve poter garantire l'esercizio ottimale dell'attività di ricerca di cui si tratta a livello tecnico ed economico e la realizzazione degli obiettivi perseguiti dalla direttiva 94/22. E poi "nell'ambito della valutazione dell'impatto ambientale occorre tenere conto dell'effetto cumulativo dei progetti che possono avere un impatto notevole sull'ambiente presentati da tale operatore nelle sue domande di autorizzazione alla ricerca di idrocarburi.

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

In collaborazione con

O utilizza

Il presente progetto è finanziato con il sostegno della Commissione europea. L’autore è il solo responsabile di questa pubblicazione e la Commissione declina ogni responsabilità sull'uso che potrà essere fatto delle informazioni in essa contenute.

ANSA Corporate

Se è una notizia,
è un’ANSA.

Raccogliamo, pubblichiamo e distribuiamo informazione giornalistica dal 1945 con sedi in Italia e nel mondo. Approfondisci i nostri servizi.