BRUXELLES - “Oggi ho presentato, coadiuvata dalle associazioni ambientaliste del territorio e da Europa Verde Venezia, un’interrogazione parlamentare in merito alla tutela dell’Oasi Dune degli Alberoni, contro la realizzazione di uno stabilimento balneare destinato a servire un’adiacente struttura ricettiva”.
Così in una nota l'eurodeputata Eleonora Evi del gruppo dei Verdi europei e titolare in commissione Ambiente che ha interpellato la Commissione europea sul futuro dell’area veneziana, a lungo protetta dal WWF e rientrante nel registro delle Zsc (zone speciali di conservazione) e Zps (zona di protezione speciale).
“L’intervento - continua Evi nella nota - è stato avviato da un’autorizzazione edilizia che non ha ritenuto necessaria valutazione di incidenza ambientale (Vinca), secondo quanto prevederebbe la prassi della normativa europea. I danni provocati da questo intervento sono significativi, in termini di consumo di suolo e degrado degli habitat naturali, uno dei quali prioritario per l’Ue, a causa dei manufatti realizzati sopra le dune e anche dagli scavi per il sistema di smaltimento delle acque reflue. Una violazione che riteniamo inaccettabile soprattutto se si pensa che l’area delle Dune degli Alberoni racchiude uno dei sistemi di dune meglio conservati sulla costa alto adriatica, tra i pochi rimasti nel Nord Italia, con specie animali e vegetali rare e di grande interesse ecologico”.
Evi ha perciò chiesto alla Commissione di indicare quali azioni intende intraprendere per garantire la protezione delle Dune degli Alberoni e impedire “l’aggravamento da parte delle autorità italiane dell’inottemperanza agli obblighi definiti nel quadro giuridico Ue in materia”. Inoltre, l'eurodeputata ha sottolineato che questa azione si inserisce in un quadro di preesistenti violazioni, in quanto l’Italia ha in corso una procedura d’infrazione della direttiva Habitat.
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