BRUXELLES - McDonald's non fa abbastanza per combattere una "cultura sistematica delle molestie sessuali" tra i suoi dipendenti: questo l'allarme lanciato da alcune vittime in un'audizione al Parlamento europeo. All'evento sono intervenuti anche i rappresentanti dell'Unione Internazionale dell'Alimentazione, dei lavoratori agricoli, dei lavoratori alberghieri della ristorazione, assieme alla Federazione europea dell'alimentazione, dell'agricoltura e del turismo (EFFAT) e l'eurodeputata tedesca socialista Maria Noichl e francese del gruppo delle sinistre Manon Aubry.
"Le istituzioni europee devono agire immediatamente per sostenere la lotta dei lavoratori di McDonald's e altri lavoratori a livello globale, vittime di molestie sessuali e violenze sul posto di lavoro", hanno affermato i sindacati dopo le testimonianze di alcuni lavoratori statunitensi, brasiliani e francesi che hanno esposto le loro storie di molestie da parte di colleghi e superiori. Per combattere questo fenomeno i lavoratori e gli eurodeputati chiedono alla multinazionale del fast food di "negoziare con le organizzazioni sindacali un piano di due diligence che miri ad individuarne ed eliminarne molestie, discriminazioni e violazioni dei diritti umani e in tutte le sue sedi."