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Macron, ambiente e aborto nella Carta dei diritti fondamentali

Macron, ambiente e aborto nella Carta dei diritti fondamentali

"La presidenza francese porterà avanti la riforma dello spazio Schengen"

STRASBURGO, 19 gennaio 2022, 16:15

Redazione ANSA

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Macron, ambiente e aborto nella Carta dei diritti fondamentali © ANSA/AFP

STRASBURGO - "La tutela dell'ambiente e il riconoscimento dell'accesso all'aborto dovrebbero entrare nella Carta dei diritti fondamentali", che "va aggiornata". Lo ha detto il presidente Emmanuel Macron presentando alla Plenaria del Parlamento europeo il semestre di presidenza francese dell'Ue. Macron ha anche annunciato, per febbraio, "un vertice per il futuro degli oceani" perché - ha sottolineato - "l'Europa è una potenza marittima". 

"Non ci sarà un rientro alla normalità pre-crisi. Dobbiamo farlo alla luce di investimenti indispensabili, come quelli per l'agenda climatica, digitale e tecnologica o quella sociale e per la difesa. Tutto ciò mostra l'importanza di una nuova politica di investimenti. Io ho proposto di avere una prima discussione informale a marzo tra capi di Stati e di governo. Senza questi investimenti, resteremmo indietro rispetto agli Usa e alla Cina". Lo ha sottolineato Macron soffermandosi sulla riforma del Patto di Stabilità nell'ambito delle priorità sella presidenza Ue. 

"Lo stato di diritto non è stato inventato a Bruxelles, come sentiamo in certe capitali. Lo stato di diritto è il nostro tesoro, è la nostra storia e si tratta di convincere i popoli che se ne sono allontanati. La fine dello stato di diritto è l'inizio dell'autoritarismo", ha detto inoltre Macron. Dietro all'attacco allo stato di diritto "c'e' una lotta ideologica sostenuta da svariate potenze autoritarie alle nostre frontiere", ha aggiunto. 

"La presidenza francese porterà avanti la riforma dello spazio Schengen" con l'obiettivo di "proteggere le nostre frontiere esterne" e con l'elaborazione di "una forza intergovernativa di intervento rapido". Sul dossier immigrazione bisogna "agire con accoglienza solidale e condivisa tra gli Stati membri come abbiamo fatto tra il 2018 e il 2021". Ha proseguito il presidente francese.

"Durante questo semestre dovremmo continuare i progressi iniziati con l'approvazione della bussola strategia, in complementarietà con la Nato e con una strategia forte per l'industria della difesa", ha spiegato Macron. "Con la Russia il dialogo deve essere franco. La sovranità è una libertà, è il cuore del nostro progetto europeo. Continueremo con la Germania, nel quadro del formato Normandia, a cercare una soluzione politica alla crisi ucraina. Veglieremo affinché l'Ue faccia sentire la sua voce sulla questione delle armi strategiche e del rispetto della sovranità europea", ha aggiunto sottolineando: "Queste settimane ci devono portare a una proposta di sicurezza europea, a un nuovo ordine di stabilità che va elaborato tra noi Paesi membri, poi condiviso con la Nato e infine proposto alla Russia".

"L'Europa si fonda su tre grandi promesse. Una promessa di democrazia, che è nata ed è stata rivitalizzata nel nostro continente. Una promessa di progresso e una promessa di pace. Lo sgretolamento attuale che vediamo viene a scuotere queste tre promesse, la nostra sfida è di rispondere in profondità alla questione della rifondazione di queste tre promesse. La presidenza francese promuoverà valori che a forza di essere considerati acquisiti sono diventati più fragili".

"La gestione delle pandemie da parte delle democrazie ha condotto a delle decisioni molto più a tutela delle vite umane e dell'economia rispetto a quelle dei regimi totalitari. Siamo pronti per la lotta per la democrazia liberale", ha aggiunto Macron. "La pandemia ha dimostrato che la solidarietà è una forza incomparabile dell'Europa. Voglio e auspico di proseguire questo lavoro, con atti forti per promuovere un lavoro di qualità e meglio pagato con salari minimi che siano dignitosi, creando nuovi diritti per i lavoratori delle piattaforme digitali, introducendo quote per le donne nei nostri consigli aziendali".

"È in corso la Conferenza sul Futuro dell'Europa e un suo risultato potrebbe essere il diritto di iniziativa legislativa per il Parlamento europeo". E Macron ha poi rivolto "un pensiero a David Sassoli che credeva in un'Europa sostenuta dai valori che ci uniscono. Un'Europa costruita su Libertà, solidarietà, tradizione e progresso".

"Sulla Russia dobbiamo muoverci. Abbiamo una politica di sanzioni ma non basta, serve dialogare" con Mosca e "dobbiamo avere un'agenda europea concreta. A questo può servire la proposta su un nuovo ordine di sicurezza e stabilità" alla quale "vorrei arrivare nelle prossime settimane. "E dobbiamo gettare le basi per una vera indipendenza dalla Russia. Sul gas per esempio non siamo indipendenti. Se vogliamo pesare" nel dialogo con Mosca "non possiamo essere vulnerabili". "Con la cancelliera Merkel qualche mese fa avevamo spinto per la ripresa di un dialogo europeo con la Russia. Non siamo stati seguiti dai nostri colleghi, me ne dolgo. Riproporremo questa idea perché é molto difficile avere una sovranità rispetto alla Russia senza parlare con la Russia", ha sottolineato Macron.

"La Francia non difende il gas, non ne abbiamo bisogno. Ma oggi non abbiamo la possibilità di sostituire forme di elettricità intermittenti con forme non intermittenti. Queste ultime sono prodotte con carbone, gas e nucleare. Le rinnovabili non possono ancora sostituirsi" a queste fonti. "La fonte più inquinante è il carbone, la seconda è il gas. Chi si allontana dal carbone è anche giusto che usi il gas. Altri Paesi usano il nucleare. Riconoscere il nucleare come una fonte di energia a basso tasso di emissione è un fatto scientifico, per questo sono contento del testo della Commissione. Difendere questa tassonomia e il nucleare è una scelta coerente con la lotta al cambiamento climatico", ha rimarcato Macron.

"Non ci sarà un rientro alla normalità pre-crisi. Dobbiamo farlo alla luce di investimenti indispensabili, come quelli per l'agenda climatica, digitale e tecnologica o quella sociale e per la difesa. Tutto ciò mostra l'importanza di una nuova politica di investimenti. Io ho proposto di avere una prima discussione informale a marzo tra capi di Stati e di governo. Senza questi investimenti, resteremmo indietro rispetto agli Usa e alla Cina".

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