BRUXELLES - "Ci sono spinte" verso la costituzione di un grande polo delle destre conservatrici e ultra-nazionaliste in Europa, "ma il percorso non è così agevole e facile come potrebbe sembrare" a causa di "rilevanti punti di frizione" tra i diversi partiti nazionali, in primis l'approccio nei confronti di Mosca. Lo ha detto il vicepresidente del M5S al Parlamento europeo, Fabio Massimo Castaldo, intervenendo al forum ANSA.
"Non è un mistero che Viktor Orban, sfrattato dal Ppe, stia cercando di essere fattore aggregante di un campo più largo del sovranismo" europeo, ha detto Castaldo, evidenziando tuttavia la "difficoltà di conciliare le tendenze" dei partiti ultra-nazionalisti di Orban, Kaczynski, Le Pen, Salvini e Meloni.
Sulla Russia, in particolare, "da una parte abbiamo i polacchi del Pis di Kaczynski, il più fiero oppositore di qualsiasi tipo di impostazione costruttiva nei confronti di Mosca, dall'altra invece abbiamo alcuni esponenti come Orban, Le Pen e Salvini che sono marcatamente di impostazione pro-putiniana", ha spiegato Castaldo.
Un altro nodo sulla strada della convergenza è "quello dei rapporti di forza" che potrebbero essere alterati dalle fusioni.