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Cittadini, giovani poco coinvolti in Ue

Studentessa da Milano, colpita da discussione sui giovani

Redazione ANSA

STRASBURGO - "Noi giovani al giorno d'oggi siamo poco coinvolti. Io ad esempio ho sempre proposto più educazione sull'Europa". Lo ha detto Martina Brambilla, studentessa 21enne di Milano, al terzo anno di Scienze per la comunicazione che era arrivata alla Conferenza sul Futuro dell'Ue, a Strasburgo, con la proposta di includere nell'educazione dei giovani lo studio di materie dedicate alle questioni europee.

Però "alcuni parlamentari del nostro gruppo di lavoro hanno quasi messo una pietra sopra alla questione della partecipazione dei giovani in quanto 'discriminatoria' nei confronti delle persone più adulte" ha spiegato Martina, aggiungendo che "gli eurodeputati hanno infatti proposto di cancellare dal documento le frasi in cui noi cittadini spiegavamo che per un'Europa migliore nel futuro bisogna coinvolgere maggiormente i giovani".

Secondo la studentessa il senso di quelle frasi non era "far prevalere i giovani sugli altri" ma semplicemente coinvolgerli maggiormente "per far sì che non si sentano più isolati dalle istituzioni europee" perché "finché le istituzioni non ci coinvolgono, non possiamo sperare in un'Europa più unita", ha concluso Brambilla.

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