ROMA - Gli agricoltori assicurati attraverso i consorzi di difesa hanno incassato oltre 1,5 miliardo di risarcimenti tra il 2015 e il 2018, anni funestati da molti eventi atmosferici dannosi. Peccato che questi strumenti siano ancora poco conosciuti e utilizzati in modo proficuo. Lo fa sapere Asnacodi, l'Associazione nazionale dei Condifesa, in merito all'ultima anomala ondata di maltempo che ha investito l'Italia, nel far presente però come l'eccezionalità degli eventi atmosferici sia diventata la norma.
Secondo Asnacodi occorre utilizzare al meglio le risorse della Pac per la gestione del rischio che l'Italia ha messo a disposizione delle imprese con il Piano di sviluppo rurale nazionale; il 70% del costo delle polizze assicurative e della partecipazione ai fondi mutualistici viene rimborsato dai fondi europei. La varietà di eventi che colpiscono le produzioni in tutte le regioni rende indispensabile avere coperture assicurative e mutualistiche ad ampio spettro.
Il sistema Asnacodi è impegnato a sviluppare soluzioni innovative per coprire sia i danni dovuti agli andamenti climatici sfavorevoli, insieme ai fondi di mutualizzazione che integrano le assicurazioni soprattutto per i danni da fitopatie e infestazioni parassitarie spesso collegate ai cambiamenti climatici. "Dobbiamo coordinare anche altri strumenti per sensibilizzare gli agricoltori - fa sapere il presidente Albano Agabiti - sulla necessità della prevenzione possibile grazie all'applicazione delle innovazioni tecnologiche, alla digitalizzazione della gestione aziendale, alla diffusione dei sistemi di allerta meteo. Ed è su questo che chiediamo un impegno forte delle Regioni e dello Stato per rendere questi strumenti fruibili a tutte le imprese agricole".
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