Il teastro Mariani di Sant'Agata
Feltria (Rimini) e il teatro Goldoni di Bagnacavallo (Ravenna)
sono candidati all'iscrizione nella lista del Patrimonio
mondiale Unesco per il 2026 come "Sistema dei teatri
condominiali all'italiana nell'Italia centrale fra XVIII e XIX
secolo" che, dopo la recente decisione interministeriale, inizia
il percorso ufficiale per il riconoscimento come Patrimonio
mondiale dell'Umanità Unesco. In tutto sono 18 i teatri di
altrettanti Comuni di Marche, Emilia-Romagna e Umbria scelti
come testimonianza unica del valore di un patrimonio culturale
che riunisce i teatri condominiali più rappresentativi
sviluppati tra il Settecento e l'Ottocento per volontà delle
piccole comunità locali, con le quali hanno mantenuto nel tempo
un forte legame.
"Una buona notizia che sottolinea il valore della nostra rete
di teatri storici diffusi su tutto il territorio regionale -
dicono il presidente della Giunta, Michele de Pascale, e
l'assessora regionale alla Cultura, Gessica Allegni - I due
teatri sono parte di quel patrimonio culturale che vogliamo
conservare e valorizzare per mantenerne viva la funzione, oltre
a garantirne la trasmissione alle generazioni future. Un
patrimonio non solo architettonico fortemente radicato nelle
comunità locali, testimone della ricchezza e vivacità culturale
che caratterizza, ancor oggi, i nostri Comuni. È una candidatura
corale che accomuna Emilia-Romagna, Marche e Umbria, a
riconoscimento dell'unicità di questi luoghi. Vogliamo
ringraziare la Regione Marche, capofila dell'iniziativa, per
l'importante lavoro di condivisione e di coordinamento".
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