"Sono preparato, ho superato
tante gare, ma questa sarà diversa dal solito. E' un
palcoscenico nuovo per me che genera tante sensazioni". Non
nasconde un po' di emozione Federico Nilo Maldini, classe 2001
alla sua prima esperienza olimpica del tiro a segno con pistola
dai 10 metri, in partenza questa mattina con il resto della
squadra dall'aeroporto di Fiumicino per Parigi.
Primo classificato nella prova di Coppa del mondo di Rio, il
giovane bolognese ha conquistato il pass olimpico lo scorso 15
aprile in Brasile con un punteggio di 236.8 battendo nella
finale del torneo di qualificazione l'ucraino Dzemesh e il
tedesco Grimm. "A Parigi sarà una gara dura e sono sicuro -
dice ancora l'azzurro - che sarà una competizione ad alto
livello. I miei avversari sono tutti molto forti, ma è forse più
giusto dire che siamo tutti molto forti".
Entrato per la prima volta in un poligono di tiro a 12 anni,
dopo aver approcciato sport come la pallacanestro e la
pallamano, Federico Nilo Maldini è oggi una delle promesse del
tiro sportivo italiano. Arruolatosi nel 2020 nel gruppo sportivo
dell'Arma dei Carabinieri, entrerà nel poligono di Chateauroux
(a circa 300 km da Parigi), il prossimo 27 luglio accompagnato
dal ct Roberto di Donna, già oro olimpico ad Atlanta 1996. In
caso di qualificazione tra i primi otto, la finale verrà
disputata il giorno successivo. Dallo scorso anno, infatti, sono
state apportate alcune modifiche al regolamento sportivo e le
gare non si svolgono più tutte nello stesso giorno. "Da una
parte è un bene - il commento di Maldini -, perché almeno hai
tempo per rivedere la strategia con il tuo tecnico. A Rio, per
le qualificazioni, era già così e mi ha portato bene. Bisognerà
però saper gestire bene l'ansia. Il rischio - conclude con un
sorriso - è di non riuscire a dormire per tutta la notte".
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