Lo scultore Emanuele Giannelli è
protagonista al Festival della creatività contemporanea di Parma
con la mostra 'Humanoid', a cura di Camilla Mineo. La Galleria
San Ludovico ospita dal 6 aprile al 19 maggio 40 opere
monumentali, che indagano l'uomo in bilico tra uno stato
primitivo e un futuro incerto e globalizzato, e l'inedita 'Totem
Tooth', situata all'ingresso della chiesa sconsacrata di San
Ludovico. La scultura di oltre tre metri, che raffigura un
enorme molare con in cima una piccola figura umana, invita a
riflettere sulla necessità dell'uomo di ridimensionare il
proprio ruolo, sia nei confronti dell'universo che lo ospita,
sia della società di cui fa parte.
In mostra è esposta una selezione di opere degli ultimi anni,
realizzate prevalentemente in resina e ceramica, gruppi
scultorei composti da singole figure o da gruppi di umani. Nei
lavori i corpi sono modellati come fossero entità ibride, che
proiettano l'uomo in un mondo virtuale in cui l'intelligenza
artificiale e le nuove tecnologie hanno rivoluzionato e messo in
crisi i più fondanti concetti identitari. Le opere di Giannelli
ci sorprendono e ci spingono a una riflessione sul nostro
momento storico, sul rapporto dell'uomo con la tecnologia,
sull'incapacità che abbiamo di comunicare tra di noi e sul ruolo
che l'essere umano ha nel futuro del mondo, sulle scelte che
compirà per se stesso e per il pianeta che lo ospita.
Di fronte alla facciata del Santuario di San Francesco del
Prato, la chiesa medievale riaperta dopo oltre due secoli di
chiusura, sarà esposta fino al 31 maggio anche 'Mr. Arbitrium',
l'opera più conosciuta di Giannelli, che rappresenta un gigante
che spinge e sostiene, scultura da poco rientrata dall'Ucraina,
dove è stata allestita a fianco del Teatro Nazionale dell'Opera
di Leopoli. Attraverso l'opera lo scultore si chiede come vivere
questo momento storico, se sostenere e difendere la storia e la
cultura dell'Occidente, oppure spingere al cambiamento.
Completa la mostra una serie inedita di gioielli d'artista in
argento realizzati da Emanuele e Vito Giannelli, il figlio, che
ha declinato in una visione del tutto nuova le sculture del
padre.
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