Gli avvocati bolognesi entrano nelle scuole della città per insegnare e valorizzare l'educazione alla convivenza civile e alla legalità. E' questo il cuore del progetto 'scuola e legalità' elaborato dal Consiglio dell'Ordine degli avvocati di Bologna insieme all'Ufficio scolastico cittadino, con una offerta formativa che partirà a dicembre nelle scuole secondarie di primo grado e nelle scuole secondarie superiori, prevedendo interventi frontali, discussioni guidate, lavori di gruppo, visite didattiche, simulazioni processuali e proiezione di contenuti multimediali sulle tematiche affrontate.
L'iniziativa, a cui hanno già aderito tanti giovani avvocati, che verranno poi selezionati da una commissione, è stata presentata questa mattina, tra gli altri, dal presidente dell'Ordine degli avvocati di Bologna, Flavio Peccenini, dal referente dell'Ordine, Francesco Antonio Maisano e dal dirigente dell'Ufficio scolastico V, Antonio Panzardi. Presente anche l'assessore alla Scuola di Bologna, Daniele Ara.
"L'obiettivo - ha spiegato Maisano - è anche aprire alla società civile l'avvocatura bolognese. E' un format composto da sei modelli, dalle 3 alle 6 ore, elaborati con l'ausilio dei componenti della commissione Scuola e Legalità, che affrontano tematiche diverse".
Si parlerà quindi di diritti umani, violenza di genere in famiglia e sui luoghi di lavoro e di reati inconsapevoli, ovvero quei reati di cui spesso i giovani non hanno contezza, come spesso succede per il cyberbullismo. Poi il secondo blocco prevede tra le tematiche donne e Costituzione, i giovani e la Costituzione, il giusto processo.
"Credo sia fondamentale far capire come il mondo del diritto deve strutturalmente avere delle regole e dei percorsi procedurali rigorosi - ha sottolineato Panzardi - e l'idea che anche tra i ragazzi spesso prende peso di una giustizia raffazzonata, senza regole né principi, è qualcosa che dobbiamo allontanare dalle loro menti".
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