Oltre 10.000 persone hanno
riempito le piazze dei capoluoghi di provincia
dell'Emilia-Romagna in occasione dello sciopero proclamato da
Cgil e Uil per le categorie della funzione pubblica, dei
lavoratori della conoscenza e dei trasporti e della logistica.
Tuttavia sono molte di più le persone che sono scese in
strada a manifestare. Il dato, infatti, non tiene conto di
Reggio Emilia, dove hanno incrociato le braccia i lavoratori di
tutti i settori, cosa che nel resto della regione avverrà il
prossimo 24 novembre: sono state 10.000 le persone a sfilare per
le vie della città per una manifestazione, definita dalla Cgil
locale, in una nota, come "d'altri tempi".
Secondo quanto conteggiato dai promotori della mobilitazione
le adesioni allo sciopero nel settore pubblico sono andate dal
60% all' 80% mentre nei nidi e scuole dell'infanzia si sono
attestate al 90%.
Nel settore logistica e facchinaggio si segnalano percentuali
di adesione comprese tra il 50% e il 100% per quanto riguarda
il mondo dei corrieri cioè Fedex, Ups, Sda, Brt, Gls in tutta
la regione. Nella logistica di magazzino settore cooperativo,
viene sottolineato, è stata registra una partecipazione elevata
soprattutto negli appalti più grossi mentre negli spedizionieri
l'adesione è stata intorno al 30%-50%. Percentuale di adesione
intorno al 30%-40% nella filiera di driver in appalto Amazon con
una media ragionata del settore intorno al 50%.
Sul trasporto pubblico locale, al netto della
precettazione, le percentuali si attestano tra il 30% e il 70%
in Start e Seta con picco all'80% in Tep me Tper non scioperava
essendo in sciopero settimana scorsa). Nel settore ferroviario,
al netto della precettazione, l'adesione è stata del 25%.
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