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Daniel Oren dirige l'Orchestra del Comunale di Bologna

Daniel Oren dirige l'Orchestra del Comunale di Bologna

Il 30 marzo in musiche di Bruch, Bernstein, Gershwin e Ravel

BOLOGNA, 28 marzo 2023, 12:16

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Le melodie ebraiche per Kol Nidrei di Max Bruch e per Chichester Psalms di Leonard Bernstein, affiancate a due pagine che in modo diverso richiamano la danza, come An American In Paris di George Gershwin e il Boléro di Maurice Ravel sono in programma il 30 marzo alle 20.30 all'Auditorium Manzoni per la stagione sinfonica del Teatro Comunale di Bologna. Dopo il successo dello scorso mese con Madama Butterfly di Puccini e con il concerto di gala dedicato a Giuseppe Verdi, sul podio dell'Orchestra del Comunale torna Daniel Oren.
    Il brani Max Bruch Kol Nidrei op. 47, un Adagio per violoncello con orchestra e arpa ispirato alla voce del cantore ebraico Abraham Jacob Lichtenstein, è costruito dal compositore tedesco su un antico canto di penitenza ebraico - il Kol Nidrei, appunto - e sulla melodia Oh Weep for Those that Wept on Babel's Stream di Byron. Al Manzoni il solista è il primo violoncello dell'Orchestra del TCBO, Francesco Maria Parazzoli. Anche la pagina corale "Chichester Psalms" di Bernstein si basano su melodie ebraiche, sei salmi selezionati e musicati nel 1965: ad interpretarli il Coro del Comunale preparato da Gea Garatti Ansini. Una curiosità: Oren dirige questo brano dopo avervi cantato come voce bianca da fanciullo, proprio sotto la bacchetta di Bernstein. A Bologna la voce bianca è quella di Michelangelo Guidotti, che fa parte del Coro della Cappella Sistina. Con il suono del clacson dei taxi della capitale francese e il richiamo alla canzone popolare La Maxixe, o ancora con il ritmo del charleston, il poema sinfonico An American in Paris del 1928 di Gershwin, definito dall'autore "balletto rapsodico", racconta in musica di "un turista americano che assorbe l'atmosfera francese...".
    Del 1928 è anche il celeberrimo Boléro di Ravel, brano dall'incedere ipnotico e dal tema "insistente" che chiude la serata. Nonostante il suo titolo, il Boléro non ha legami con la nota danza di origine spagnola.
   

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