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La Bohème e Adriana Lecouvreur a Ravenna e a Parma

La Bohème e Adriana Lecouvreur a Ravenna e a Parma

Grande successo per entrambe le opere

BOLOGNA, 27 marzo 2023, 09:47

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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 L'eccellenza dell'opera lirica continua a viaggiare lungo il circuito teatrale emiliano-romagnolo: anche lo scorso fine settimana gli spettatori dell'Alighieri di Ravenna e del Regio di Parma hanno infatti assistito a due riuscitissimi allestimenti di 'Bohème' di Giacomo Puccini e di 'Adriana Lecouvreur' di Francesco Cilea, salutandoli entrambi con caloroso entusiasmo.
    Se la vicenda della fragile Mimì è stata immersa in un'ambientazione virtuale, con proiezioni e atmosfere di paesaggi visionari ispirati alla fantasia onirica di Odilon Redon (pittore tra i principali protagonisti del movimento simbolista), ideato da Cristina Mazzavillani Muti, quella più sanguigna dell'altrettanto sfortunata Adriana, attrice della Comédie-Francaise destinata anch'essa a morire, è stata trasposta dal regista Italo Nunziata in una sorta di salone/retropalco e ambientata negli anni '50 del '900, permettendo così il passaggio dal palcoscenico del teatro a quello della vita reale senza soluzione di continuità. Lo spettacolo ravennate, diretto da Nicola Paszkowski con l'Orchestra Cherubini, ha schierato uno straordinario sestetto di giovani bohèmienne capitanato dalla Mimì del soprano armeno Juliana Grigoryan e dal Rodolfo del tenore Alessandro Scotto di Luzio assieme a Christian Federici (Marcello), Alessia Pintossi (Musetta), Clemente Daliotti (Schaunard) e Vittorio De Campo (Colline).
    La produzione parmigiana contava, invece, su un cast che a giovani artisti ne affiancava altri ben più affermati. Così se la coppia dei protagonisti era affidata agli eccellenti Maria Teresa Leva (Adriana Lecouvreur) e Riccardo Massi (Maurizio), quella dell'antagnista Principessa di Bouillon veniva interpretata per la prima volta da uno dei principali mezzosoprani a livello internazionale qual'è Sonia Ganassi, con l'altrettanto esperto Claudio Sgura nei panni di Michonnet. Con l'Orchestra Toscanini diretta da quel cesellatore di suoni che è ormai Francesco Ivan Ciampa. Entrambi gli spettacoli hanno registrato un meritato successo in due sale esaurite.
   

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