E' stato chiesto il rinvio a giudizio per due coniugi della provincia di Reggio Emilia che gestivano una casa famiglia in Val d'Enza, con l'accusa di maltrattamenti in concorso nei confronti di due ragazzini minorenni disabili che avevano in affido. Lo riporta il Resto del Carlino.
Stando alle accuse mosse dal sostituto procuratore Marco Marano di Reggio Emilia, i due giovanissimi (un ragazzo e una ragazza, entrambi originari del Modenese) sarebbero stati costretti a subire morsi alle mani come metodo educativo, umiliazioni e offese continue, relative anche alla loro disabilità. I fatti contestati risalgono al 2016; l'inchiesta è partita dai racconti della giovane che per prima ha chiesto di essere allontanata da quel contesto. Ora il tribunale di Reggio Emilia ha fissato l'udienza preliminare per marito e moglie e la procura ha chiesto un incidente probatorio per raccogliere le testimonianze delle due presunte vittime: la ragazza oggi è maggiorenne e vive in un'altra provincia. Anche la casa famiglia situata in Val d'Enza (provincia di Reggio Emilia) oggi risulta chiusa.
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