Tre anni fa, in pieno lockdown, il vicesindaco estense, Nicola Lodi, aveva inseguito un 'runner' per le vie di Ferrara - facendo risuonare la sua voce anche con un megafono per farlo smettere di correre - e poi non aveva esitato a pubblicare su Facebook le sue 'gesta' scatenando gli inevitabili commenti taglienti della Rete nei confronti dell''atleta'. Ora - come riporta il quotidiano 'la Nuova Ferrara' - per quei fatti potenzialmente diffamatori, rischia di dovere risarcire il corridore con 50.000 euro: lui, infatti, era autorizzato a muoversi lungo le vie cittadine per motivi medici acclarati con tanto di certificati a supporto. E per questo, il suo legale, ha presentato una richiesta di risarcimento danni.
Il vicesindaco dovrà rispondere delle sue azioni nel corso di un procedimento civile la cui apertura è fissata al 15 marzo prossimo e in cui dovrà difendersi - secondo il giornale - dall'accusa di una diffamazione grave vista la sua elevata notorietà; l'ampia diffusione che hanno le dirette Facebook; l'eventuale rilevanza penale dei fatti; l'utilizzo di espressioni dequalificanti, denigratore e ingiuriose nei commenti e la risonanza mediatica, visto che furono in centinaia a rispondere a Lodi su Facebook. Nel dettaglio 200 casi finirono sotto indagine, poi selezionati in una ventina a processo.
Sull'ipotesi di presentare scuse per la sua condotta da parte del vicesindaco il legale di Lodi, spiega a 'la Nuova Ferrara' che si dovranno fare valutazioni, che il processo è ancora in una fase interlocutoria e che il suo assistito le scuse le avrebbe già fatte proprio attraverso il quotidiano ferrarese nell'ottobre del 2021 spiegando "che si era trattato di un episodio spiacevole, avvenuto in circostanze molto particolari e di grave allarme".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA